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L’automazione in agricoltura diventa realtà

L’agricoltura è spesso considerata, a torto, un settore tradizionalista. Il legame con la terra, l’alternarsi perpetuo delle stagioni e ragioni culturali, suggeriscono stereotipi ormai lontani dalla realtà. Il processo di meccanizzazione delle attività agricole, infatti, ha vissuto uno sviluppo costante a partire dalle prime decadi del ‘900 e, mai come in questi anni, sta conoscendo un’accelerazione significativo.

Il merito va senza dubbio attribuito alle tecnologie di geolocalizzazione e geofencing che intervengono a fianco dell’operatore per razionalizzare i movimenti delle macchine nelle lavorazioni tipiche delle colture estensive: preparazione del terreno, aratura, semina, trattamenti, raccolta. Il passaggio ad una gestione interamente a guida autonoma non è lontano.

In questo filone si inserisce Cima 1915 che, grazie all’introduzione della motoruota Laterale con SuperElastica e alla sua capacità di muoversi su terreni irregolari e di varia pendenza, permette di progettare la movimentazione a guida autonoma anche in colture a più alto valore aggiunto: frutticoltura, olivicoltura e viticoltura.

Assisteremo in futuro alla vendemmia senza intervento dell’uomo? Più facilmente la mano esperta del mastro di vigna potrà avvalersi dell’assistenza di carrelli a guida autonoma che permetteranno di ridurre il tempo di passaggio del grappolo dalla pianta alla pigiatura, a tutto vantaggio delle produzioni di qualità.

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